Barile – un paese di origine greco-albanese della Basilicata che ancora conserva alcuni riti di origine ortodossa e le tradizioni etno-linguistiche arbëreshë – ogni anno rivive la sua grande giornata. Accanto alle drammatiche scene di dolore e di pianto, a fianco a personaggi che conservano fedelmente le descrizioni bibliche, convivono elementi originali, dove la realtà storica concede il passo alla fantasia popolare. Pare che il primo a creare la manifestazione sia stato un sacrestano della Chiesa Madre. Per arricchire la Via Crucis, si adoperò con pochi mezzi e rudimentali costumi a rappresentare le scene del dramma. Da allora Barile vive la sua grande giornata della Settimana Santa. La partecipazione popolare è vivissima sia nella fase preparatoria, perché gente di ogni età e di ogni ceto sociale offre il proprio contributo materiale (gioielli, oggetti della passione) che in quella conclusiva, quando la massa osserva silenziosa e mesta la grande scena che si svolge sotto il suo sguardo. Sono interessate circa 125 persone che percorrono per quattro ore le vie del paese.